Investì e uccise un pedone a Viterbo: assolto

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Giesse Risarcimento Danni segue risarcimento per incidente stradale mortale a Viterbo. 

La notizia dell’assoluzione dell’automobilista che nel 2012 investì e uccise il pedone 71enne Cheikh Toure, mentre attraversava la strada a Viterbo, viene riportata sui quotidiani “la Repubblica” e “l’Italiano“.

Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di incidenti stradali mortali, ha seguito il processo in aula fin dalle sue fasi iniziali. Si attendono ora le motivazioni del giudice.

Travolse 71enne che attraversava la strada, automobilista assolto: «Uccidere un pedone non è un reato»

Uccidere un pedone non è reato. A distanza di dieci anni dalla tragedia della strada consumatasi a Montalto di Castro, quando un 44enne di Tarquinia travolse e uccise Cheikh Toure, originario del Senegal, il Tribunale di Civitavecchia ha assolto l’automobilista “perché il fatto non costituisce reato”.

Era la sera del 16 aprile 2012 quando, sulla strada “Della Marina”, la vittima venne investita da una Fiat Punto. Il 71enne Cheikh Toure stava attraversando la strada, all’altezza del cavalcavia della linea ferroviaria Roma-Grosseto.

Vista l’auto in arrivo alla sua destra, si fermò in prossimità della linea di mezzeria. L’automobilista frenò bruscamente, perse il controllo del mezzo e travolse il pedone, uccidendolo sul colpo.

Il 44enne di Tarquinia è così finito imputato per omicidio colposo e i familiari del 71enne, affidatisi a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella ricostruzione di incidenti stradali mortali e nella tutela dei danneggiati, si sono costituiti parte civile. Il Tribunale ha però assolto l’automobilista.

“Pur rispettando ovviamente la decisione del giudice – commenta Paolo Ciceroni, responsabile della sede di Giesse Risarcimento Danni a Roma – la sentenza ci lascia sbigottiti. Si trattava dell’ennesimo incidente mortale causato da un’imprudenza e dal mancato rispetto dei limiti di velocità.

Il pubblico ministero aveva accertato che l’automobilista, in orario notturno e in un tratto senza illuminazione pubblica, procedeva a una velocità ben superiore a quella consentita: 71 chilometri orari contro i 50 previsti in quella zona”.

“I familiari, ancora affranti per quanto accaduto – conclude Ciceroni – sono rimasti delusi e non si spiegano l’esito del processo. Il giudice si è preso 90 giorni per le motivazioni. Una volta che le avremo lette, capiremo il perché di questa decisione che purtroppo lascia tanti punti interrogativi”.

Articolo de “La Repubblica

Investì e uccise un pedone che attraversava la strada a Montalto di Castro: assolto

Assolto «perché il fatto non costituisce reato» per l’investimento mortale a Montalto di Castro. A distanza di quasi 10 anni e mezzo dal fatto, si è concluso con una sentenza di assoluzione il procedimento penale a carico di L.S., 44enne di Tarquinia imputato di omicidio colposo.

La sera del 16 aprile 2012, mentre guidava lungo la strada comunale “Della Marina”, investì e uccise il pedone Cheikh Toure, 71enne del Senegal residente a Montalto di Castro. I familiari della vittima si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella ricostruzione di incidenti stradali mortali e nella tutela dei danneggiati, costituendosi parte civile con l’avvocato Scipione.

«Pur rispettando ovviamente la decisione del giudice – commenta Paolo Ciceroni, responsabile della sede di Giesse Risarcimento Danni a Roma – la sentenza ci lascia sbigottiti. Si trattava dell’ennesimo incidente mortale causato da un’imprudenza e dal mancato rispetto dei limiti di velocità.

Il pubblico ministero aveva infatti accertato che l’automobilista, in orario notturno e in un tratto senza illuminazione pubblica, procedeva a una velocità ben superiore a quella consentita: 71 chilometri orari contro i 50 previsti in quella zona».

«I familiari, ancora affranti per quanto accaduto, sono rimasti delusi e non si spiegano l’esito del processo – conclude Ciceroni – Il giudice si è preso 90 giorni per le motivazioni. Una volta che le avremo lette, capiremo il perché di questa decisione che purtroppo lascia tanti punti interrogativi».

La tragedia risale al 16 aprile 2012. Sono le 21. Cheikh Toure sta attraversando la strada “Della Marina”, all’altezza del cavalcavia della linea ferroviaria Roma-Grosseto nel comune di Montalto di Castro, e notando un’auto in arrivo alla sua destra si ferma in prossimità della linea di mezzeria.

L’automobilista alla guida della Fiat Punto si accorge del pedone solo all’ultimo momento, frena bruscamente, perde il controllo del mezzo e investe il 71enne, uccidendolo sul colpo.

La conclusione del ctu era stata chiara: «Rispettando il limite di velocità, S.L. sarebbe riuscito ad arrestare il veicolo prima dell’investimento ovvero lo stesso sarebbe avvenuto a velocità molto ridotta, prossima allo zero».

E il 71enne probabilmente sarebbe sopravvissuto. Nonostante gli accertamenti svolti dalla pubblica accusa, il giudice ha assolto l’imputato perché il fatto non sussiste.

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