Crollo dell’Hotel Roma ad Amatrice: a processo il progettista

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Terremoto di Amatrice

Giesse Risarcimento Danni segue risarcimento per crollo Hotel Roma di Amatrice. 

La notizia del rinvio a giudizio del progettista dell’Hotel Roma di Amatrice, il cui crollo ha causato sette morti, viene riportata sul quotidiano “Corriere di Rieti”.

Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in risarcimento a seguito di tragedie anche di questo tipo, assiste i familiari di una delle vittime. Il giudice ha accolto la richiesta del pm e rinviato a giudizio il progettista, nonché direttore dei lavori, dell’Hotel Roma di Amatrice.

Crollo Hotel Roma di Amatrice, un rinvio a giudizio

Si tratta del progettista e direttore dei lavori che dovrà rispondere di omicidio colposo. Prima udienza il 14 ottobre

Ci sarà un processo per il crollo dell’Hotel Roma avvenuto durante il terremoto del 24 agosto del 2016 ad Amatrice. Sotto le macerie morirono sette persone. Ieri è stato rinviato a giudizio il progettista e direttore ai lavori O. B., di 83 anni.

Si è celebrata ieri mattina, presso il tribunale di Rieti, l’udienza preliminare durante la quale il Gup, il dottor De Angelis, ha accolto la richiesta dei Pm e rinviato a giudizio l’83enne, residente ad Amatrice, accusato di omicidio colposo per il crollo dell’hotel Roma durante il terremoto di Amatrice del 2016.

Tra le vittime Alba Pazienti, 84enne di Anzio, i cui familiari si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato in incidenti mortali con sedi in tutta Italia, e sperano ora di ottenere giustizia.

Come indicato dai pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti nella richiesta di rinvio a giudizio, O.B., in qualità di progettista strutturale e direttore dei lavori all’hotel Roma, «non impediva l’utilizzo della struttura ricettiva e poi il crollo».

I lavori, relativi alla ristrutturazione e all’esecuzione di una variante alla struttura dello storico hotel, furono eseguiti nel lontano 1975. Secondo l’accusa O.B. avrebbe compiuto «delle azioni colpose commissive e omissive sia in fase progettuale che in fase esecutiva».

Nella richiesta di rinvio a giudizio sono inoltre citati altri soggetti che potrebbero aver concorso al crollo della struttura che nel frattempo sono deceduti.

Il consulente tecnico incaricato dai pm per far chiarezza sul crollo, il professor ingegner Antonello Salvatori, nella sua perizia evidenzia che «l’edificio è collassato a causa di carenze e violazioni di legge sia in fase progettuale che esecutiva».

Evidenzia, infatti, che i pilastri del piano rialzato, «sottodimensionati e non saldamente vincolati alle travi, sotto la spinta sismica, anche a causa della bassa resistenza del calcestruzzo, abbiano raggiunto il punto di rottura e siano crollati».

«Il terremoto di Amatrice è stato una vera e propria tragedia imprevedibile – commenta Corrado De Franceschi, responsabile della sede Giesse di Nettuno – Assieme alla signora Alba, che purtroppo ha perso la vita, sono rimasti sotto le macerie anche i suoi nipoti Silvia e Alessandro, assieme alla fidanzata di quest’ultimo.

Loro fortunatamente si sono salvati, ma le lesioni fisiche che hanno subìto a causa del crollo hanno richiesto vari interventi chirurgici e riabilitazione, per non parlare delle conseguenze psicologiche».

L’imputato affronterà ora il processo, la prima udienza è fissata per il 14 ottobre prossimo.

Articolo del “Corriere di RietiLeggi la notizia anche qui: 

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